Mendaki Publishing
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Autori: Vito Andrea Arcella, Giovanni La Ferrara
Genere: Pop
"GHOSTCHAIN"
RADIODATE 23 FEBBRAIO 2024

Sotto l'egida di un cielo in cui solo le Rolls Royce si stagliano, l'autore descrive un mondo dove l'eleganza e la tranquillità si fondono. Le tasche, costantemente avvolte dall'essenza rigogliosa della "good green", sono un deposito di pace. L'invito a "Resta nei tuoi space boy" sottolinea il desiderio di preservare la propria dimensione interiore. Nel rilassato sospiro del "chill," il narratore legge il trionfo in un silenzioso "you win," rifiutando il conteggio del tempo misurato dalla clessidra, mentre alcuni vorrebbero abbattere ostacoli con il suono del mitra. La sua esistenza è elevata, avvolta in un "Fly mood," un volo da cui chi è attorno sembra essersi dileguato. Il ritornello canta la libertà, un'esistenza al di fuori degli stretti confini ("Fuori dai tuoi small space"), con una lotta che si svolge su una piccola scala, evitando rappresentazioni fittizie. L'identità si esprime nel solo "Cobain," richiamando l'anima ribelle del leader dei Nirvana. Le "bad vibes" sono evitate con occhi rossi e uno stato d'animo volante, infrangendo simbolicamente catene invisibili. L'iPhone è in sintonia con questo stato "fly," mentre il narratore spezza le "ghostchains," liberandosi da vincoli invisibili. Il cielo azzurro è il solo punto fisso mentre, di notte, l'accettazione è sempre "allright," navigando attraverso maschere e costumi ("cosplay") nella notte. Le strade strane sono senza sicurezza, il fuoco scotta, e l'invito a non giocare con le emozioni è un monito a restare fedeli a se stessi. In chiusura, il testo ritorna all'assenza degli "small space," evitando il gioco dei ruoli, ribadendo la preferenza per uno stile di vita "Cobain," libero dalle catene invisibili, e volando attraverso la vita con occhi rossi e un iPhone in modalità "fly."

Vito Andrea Arcella, nasce a Battipaglia in provincia di Salerno. Si avvicina alla musica all’età di nove anni iniziando il suo percorso con lezioni di pianoforte e canto. Anni dopo, immergendosi nella scena rap ne prende parte, la sua arte evolve la sua stessa personalità dando vita al suo alterego: Andrea Noric.

Dolceagonia, all'anagrafe Giovanni La Ferrara, attualmente cantautore e producer, nasce nel '97 in provincia di Salerno, si appassiona alla musica a 6 anni con una pianola giocattolo, a undici anni si approccia alla chitarra elettrica e al trombone a pistoni. Nel frattempo studia l'approccio alla musica contemporanea imparando a cantare, suonare la batteria, il pianoforte e la tromba. Si diploma al Liceo Musicale nel 2016 in chitarra classica, per poi conseguire la Laurea di primo livello in chitarra Jazz al Conservatorio Martucci si Salerno studiando la tecnica strumentale e armonica con grandi Maestri quali M°Francesco Buzzurro, M°Sandro Deidda per citarne alcuni. In attivo dal 2012 Dolceagonia fa esperienze di vario genere sia sotto etichette indipendenti che da artista indipendente. Il nome Dolceagonia simboleggia la dualità tra il sogno e la fantasia, tra bene e male, tra felicità e dolore, perché ciò che rende felici, spesso, è proprio ciò che fa morire dentro

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