Mendaki Publishing
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Autori: Vito Andrea Arcella, Giovanni La Ferrara
Genere: Pop
"MOSTRI"
RADIODATE 09 FEBBRAIO 2024

Il brano inizia con l'artista che ammette di non poter mentire agli occhi della persona amata e dichiara il desiderio di sognarla tutte le notti.
Viene descritto un dialogo con la persona amata che ha un effetto sciogliente, paragonato al modo in cui i cubetti di ghiaccio si sciolgono.
L'artista riflette sulla complessità della vita, affermando che le cose non sempre vanno come si pensa, e avverte della presenza di trappole nascoste.
Si esprime il desiderio di essere portati via dai pensieri negativi e si dipinge un quadro di sogni di lusso, come lingotti d'oro,
una Cadillac e una villa a Miami, con l'idea che nessuno comprenderà veramente questi desideri.
C'è anche una ribellione espressa con l'esclamazione "Fanculo scemi". Nel ritornello, l'artista fa riferimento a sensazioni alterate,
peggio del gin, e sottolinea una situazione senza senso con bronci e un lento autolesionismo con il fumo.
Si fa menzione di vedere "mostri" quando la situazione diventa difficile, riferendosi forse a ostacoli o sfide.
Nel resto del testo, si affrontano temi di veleno nel corpo che porta al cambiamento e la volontà di fuggire da una gabbia emotiva.
Si suggerisce che le parole dell'altro possono essere vuote, e l'artista esprime il desiderio di abbatterle come castelli di sabbia.
Viene menzionato un buco nel petto e la forza che si ottiene quando si sopravvive.

Vito Andrea Arcella, nasce a Battipaglia in provincia di Salerno. Si avvicina alla musica all’età di nove anni iniziando il suo percorso con lezioni di pianoforte e canto.
Anni dopo, immergendosi nella scena rap ne prende parte, la sua arte evolve la sua stessa personalità dando vita al suo alterego: Andrea Noric.

Dolceagonia, all'anagrafe Giovanni La Ferrara, attualmente cantautore e producer, nasce nel '97 in provincia di Salerno, si appassiona alla musica a 6 anni con una pianola giocattolo,
a undici anni si approccia alla chitarra elettrica e al trombone a pistoni. Nel frattempo studia l'approccio alla musica contemporanea imparando a cantare,
suonare la batteria, il pianoforte e la tromba. Si diploma al Liceo Musicale nel 2016 in chitarra classica,
per poi conseguire la Laurea di primo livello in chitarra Jazz al Conservatorio Martucci di Salerno studiando la tecnica strumentale e armonica con grandi Maestri
quali M°Francesco Buzzurro, M°Sandro Deidda per citarne alcuni. In attivo dal 2012 Dolceagonia fa esperienze di vario genere sia sotto etichette indipendenti
che da artista indipendente. Tra i live più rilevanti si possono citare il Bologna Music Show nel 2016, Sanremo Rock nel 2021 e Voci d'oro di Montecatini Terme.
Tra gli album che hanno influenzato il sound di Dolceagonia possiamo citare Melograno (Claver Gold), Soul of a Supertramp (Mezzosangue),
Mr Simpatia (Fabri Fibra), Dark Side of the Moon (Pink Floyd), Aura III (ELHAE), Spirito libero (Giorgia) e tanti altri.
Il nome Dolceagonia simboleggia la dualità tra il sogno e la fantasia, tra bene e male, tra felicità e dolore, perché ciò che rende felici, spesso, è proprio ciò che fa morire dentro.

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