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Brano straniero
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Autori: Jakub Ondra, Vitali Zestovskih
Etichetta:
Genere: Dance, Pop
Jakub Ondra “On The Menu”

“Faccio musica da quando ho 7 anni. Ho iniziato cantando nel coro ‘Bambini di Praga’”, dice Jakub Ondra ricordando gli esordi della sua carriera. Anche se “carriera” può essere un termine fuorviante, almeno per il momento. “A 17 anni ho preso armi e bagagli e sono andato a suonare per le strade di numerose città europee”, racconta il 20enne ceco. Su una cosa, però, sorvola con non poca modestia: il trionfo ottenuto in patria con “Malý princ” (“Il piccolo principe”) a soli 16 anni. Crescendo, tuttavia, Jakub si scopre inquieto: vuole uscire. Uscire dal suo paese, dagli schemi, dalle sue certezze.

Gli anni successivi lo vedono fare la spola tra Zurigo, Berlino, Amburgo e Praga. Privo di una residenza fissa, si mantiene come musicista di strada. Sceglie consapevolmente di seguire uno stile di vita libero, che peraltro si rivela di grande successo. Jakub incanta il pubblico e vende tranquillamente 200 CD autoprodotti a ogni singolo concerto. “Fare musica di strada e viaggiare mi ha insegnato a essere paziente e a risolvere i problemi in modo efficace”, afferma dopo due anni di vita on the road.

E quella pazienza dà i suoi frutti. A un altro concerto in qualche altra città – poteva essere Berlino o Amburgo, ma forse anche Praga – Jakub viene avvicinato dal produttore e DJ Vitali Zestovskih, pezzo grosso della scena musicale, che aveva lavorato con artisti come Koby Funk, Twopack, Traum:a e Pretty Pink. Senza farselo dire due volte, Zestovskih accoglie il giovane e talentuoso musicista di strada nel suo team. Sebbene Jakub ammetta che l’incontro sia stato decisivo, non ha mai dubitato che in un modo o nell’altro sarebbe riuscito a realizzare il sogno: “Il mio piano B è sempre stato quello di seguire il mio piano A!”. E con il brano “On The Menu”, scritto e prodotto insieme a Vitali Zestovskih, Jakub ha un asso nella manica che farà andare in porto il suo piano A. Piacevolmente accessibile come un concerto in un’isola pedonale, “On The Menu” trascina con una melodia che entra in testa e non esce più. Forse potrà sembrare una leggenda metropolitana, ma la storia del musicista di strada che, scoperto a un concerto, mette a segno una hit internazionale, è andata proprio così.

Paolo Caputo