Questo brano è tratto da una storia vera. Mi trovavo con due amici in un locale, a bere amaro calabrese, uno di quei liquori che ti lasciano la bocca asciutta, come dico sottovoce nell’intro. Ero molto attratto da quel posto: c’erano un po’di cose sparse qua e là che richiamavano la musica, in particolare il blues: le foto appese di Jimi Hendrix e Janis Joplin, ad esempio, oppure le chitarre firmate Eric Clapton e Steve Ray Vaughan o, ancora, le canzoni in sottofondo di Amy Winehouse. Ricordo di aver fatto i complimenti al proprietario del locale per l’allestimento dell’ambiente e l’atmosfera che si respirava. L’uomo stava dietro il bancone e mi rispose, con aria negativa e malinconica, che quei tempi, quelle canzoni e quegli artisti non sarebbero più tornati e che la musica, specialmente in Italia, era ormai diventata spazzatura. Ad un certo punto passò in radio “Miss You” dei Rolling Stones e tutte le persone presenti iniziarono a cantarla, sovrastando la voce di Mick Jagger. In quell’istante qualcosa mi balenò in testa, un qualcosa che non avevo capito prima: così scrissi questa canzone.

NEEDA RECORDS