Il brano è una lettera d’amore.
Nel momento di allontanamento di lei, lui si trova ad osservare il cielo, a pensarla.
Cerca di trovare un modo (un telefono a barattoli) per comunicare con lei, distante, per farle capire e ricordare cosa fossero e quanto potesse essere bello coltivare il sentimento nonostante le difficoltà.
Nalum affronta delle vere e proprie immagini, desideri, di lei, di loro.
Cerca di aprire gli occhi di lei mostrandogli il lato giocoso e fantasioso, qualcosa che lei sembra aver accantonato e dimenticato perché troppo presa ad inseguire le novità che gli si presentano davanti.
Questo brano vuole far capire quanto possa essere profondo, leggero e gioioso, al contempo, un sentimento.
Nalum deriva dall’unione di due parole latine “nauta”, ossia navigante, viaggiatore e “lumen”, luce.
Nalum è un viandante in cerca di una luce, di un faro e per viaggiare utilizza la musica ed i suoi testi.
Ha sempre amato osservare il cielo attraverso il suo telescopio dal quale è nata l’ispirazione per il suo primo brano “Meteoriti”.
Riccardo Bianchini, 26 anni, nato a Roma è un impiegato presso una multinazionale informatica.
Ha un forte legame con la natura, passione che ha coltivato attraverso i suoi viaggi.
Si è ispirato a cantanti sia stranieri che italiani, in particolare a James Blunt per la sua musica pop, folk e rock melodica che accompagna i suoi testi a carattere sentimentale trasmettendo un senso di allegria.
Sono stati d’ispirazione anche cantautori italiani come Lucio Battisti, Francesco De Gregori e Renato Zero per il loro modo di scrivere che, seppur diverso tra loro, viene racchiuso in quelli che sono i testi di Nalum.

Oramusica