Ancora Valentina Vignali sul microfono, ancora Babilonia alla produzione musicale: un’accoppiata che ha già funzionato e che, questa volta, si ripresenta cambiando veste. Su un groove che sa di fine estate, Valentina viene affiancata da Dom Blait, nome noto nelle dark room dell’hip hop underground romano che indossa una maschera e che fa come da contraltare alla Vignali. I due si raccontano e narrano la loro visione del mondo e del comportamento delle persone nella società, descrivendo quello squarcio profondo che ha trasformato l’uomo in una creatura senza pietà (no mercy) e senza vergogna (no shame); al contempo, i due narrano sé stessi e lo fanno senza pietà e senza vergogna, consapevoli del peso delle loro parole ed azioni. Tutto questo (ed anche di più) è racchiuso in un brano dalle sonorità leggere, allegre, attive, che rimandano a vibrazioni positive in contrasto con l’amarezza e la rabbia del testo; è la consapevolezza di vivere il presente con fatalismo, pensando al futuro con la leggerezza d’animo di chi non dà peso a problemi inutili e alle chiacchiere fine a se stesse..

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