Davide Gammon - L'ironia Della Sorte (Radio Date: 11-03-2022)

"L'ironia della sorte", il nuovo singolo dello psico-cantautore Davide Gammon.
Tempi difficili, inquietanti, forieri di angosce e dubbi sul futuro.
Questi sono i tempi in cui ci troviamo a vivere, affidando ai social il bisogno di sfogo e rispecchiamento nell'altro e in "altro", sfiniti da anni di pandemia e scaraventati in uno scenario bellico
europeo che non promette ovviamente nulla di buono.
Abbiamo fatto il pieno di "canzonette stonate al balcone" durante il lockdown, mentre gli idoli (del rock e non solo) stanno cadendo uno alla volta e anche noi, per parafrasare Woody Allen,
"non ci sentiamo troppo bene". Non sarà allora un caso il fatto che, in questi tempi difficili, ci sentiamo più disposti ad ascoltare la voce e il consiglio di coloro che hanno scelto di portare avanti
un messaggio e una professione di "cura" delle relazioni, delle speranze e delle sofferenze.



Davide "Gammon" Scheriani da anni porta avanti la propria attività di psicologo e quella di musicista e cantautore. Attivo dagli anni '90, ha attraversato e vissuto il susseguirsi di fasi concitate e
contraddittorie nel mondo del pop e del rock: dal riscatto dell'underground con l'avvento del grunge alla stasi e alla confusione di generi avvenuta a inizio Anni Zero che hanno decretato
l'effimero successo dell' "indie" e salutato l'approdo del rap e della trap al mainstream nazional-popolare. Tutto e il contrario di tutto.
Di sicuro, lo psico-cantautore definirebbe tutto ciò usando l'espressione: "...È l'ironia della sorte".
Questo giudizio diventa il titolo del suo nuovo singolo, prodotto da Lory Muratti all'interno del laboratorio creativo "the house of love" e pubblicato dall'etichetta "Visory Suisse". Un brano
corredato da vocalizzi doo-wop e sonorità elettro-swing decisamente inedite per un autore che si è sempre collocato nella corrente del rock alternativo e della new wave. In quest'epoca di
artisti/youtuber e di dominio dello streaming a discapito della musica suonata dal vivo, la scelta di esplorare nuovi territori sonori e di esporsi in prima persona ci fornisce sufficienti indizi per
comprendere che il messaggio di Gammon è tutto lì, in bilico tra lo sforzo di rinnovamento e il rispetto per le proprie origini artistiche e personali.
"L'ironia della sorte" obbedisce alle moderne esigenze della fruizione musicale contemporanea: ritonello "catchy", durata inferiore ai tre minuti, sapiente utilizzo dell'elettronica e della tecnologia
a supporto di un impianto compositivo solido e stratificato. Eppure, sin dal primo ascolto, la sensazione è che non ci si fermi soltanto a queste premesse: il testo della canzone viaggia spedito
proponendo profondi squarci di autoanalisi. Un esempio? Eccolo: "Non ne hai mai abbastanza / di ciò che non vuoi veramente". Una sana dose di ironia e irriverenza completa il quadro: "Il
segreto è imparare / ad alzare lo sguardo / senza pisciarsi sulle scarpe".
Il ritornello ci sorprende poi con un omaggio a un classico dello swing degli Anni '40 ("Baciami piccina"), un riferimento chiaro a un'epoca che è stata definita "di mezzo" tra due guerre, tra due
modi del tutto diversi di concepire la vita e le sue implicazioni. In questo caso le parole del brano originale vengono però stravolte e cambiate con arguzia, suggerendo che proprio nel
momento della scelta personale è possibile rinvenire una "medicina" per le nostre odierne angosce.
Nelle pieghe di un sound che si potrebbe definire "vintage moderno" ritroviamo così l'anima del musicista e, al contempo, quella dello psicologo che si prende cura dell'ascoltatore, cercando di
fargli arrivare un messaggio di speranza e di matura positività, senza ricorrere a scorciatoie o disimpegnate leggerezze.
Il brano è inoltre corredato da un videoclip (diretto da Muratti) in cui vediamo Davide in veste di padre in interazione con la figlia, simbolica rappresentante di un presente e futuro perfettamente
"sintonizzato" col messaggio del singolo.
Una vicenda umana e musicale che speriamo possa essere il ritratto di ciò che ci attende in questi tempi difficili.