Federico Feltrin - Bastarda Ironia (Radio Date: 01-04-2022)

Fino a 15 anni non ho mai troppo badato alla musica, ma una sera mi sono trovato seduto di fianco ad un mio amico, eravamo a Nantwich, vicino a Liverpool, e lui aveva in braccio una chitarra. Subito tutti iniziano a chiederci di cantare qualcosa, forse avevamo l’aria da musicisti, lui più di me, ma soltanto per via della chitarra. Quando sei seduto in cerchio e ci sono degli inglesi non puoi far finta di saper parlare altre lingue, allora devi cantare Battisti: “le bionde trecce, gli occhi azzurri e poi…”. Per essere stata la prima volta non mi posso proprio lamentare. E’ iniziata così, le canzoni con un senso sono arrivate molto tempo dopo. Anche perché scrivere canzoni l’ho sempre vissuta come una cosa molto naturale, escono un po’ da sole, senza tanto bisogno di andarle a cercare. Anzi, più le cerchi, più non riesci a dire quello che vorresti davvero.
È bello riconoscersi nelle canzoni, questo è la musica, per me.


SUL BRANO

“Bastarda Ironia” è un pezzo che parla di un tizio, ma che potrebbe benissimo essere qualsiasi parte dell’io di ognuno, che deve fare i conti ogni giorno col suo brutto carattere e soprattutto con la sua vena ironica pungente che attira le persone, si, ma che allo stesso tempo le sa pungere e a volte anche ferire. È uno che sa di avere avuto tanto nella vita, o almeno se lo racconta per non venire deluso o ferito da aspettative troppo alte, e anche qui l’ironia lo aiuta a mascherare sempre i lividi. Ma sa bene cosa vuole, soprattutto in amore.