Luigi Bifone - In che mondo noi viviamo (Radio Date: 08-04-2019)

Uscirà nei prossimi giorni in radio il nuovo e attesissimo singolo di Luigi
Bifone, cantautore che alla melodia italiana più classica, accosta la
canzone tradizionale napoletana: uno stile che ha accompagnato l’infanzia
del piccolo Luigi, dove in poco tempo impara a suonare il pianoforte e
quindi a comporre poi le sue prime canzoni, teneri spazi emotivi, in cui
l’artista esprime i suoi sentimenti, e che ricama attraverso struggenti
basi melodiche. Anche solo piano e voce, i brani di Luigi Bifone, rendono
non solo una ottima preparazione tecnica, ma una capacità di indagine e di
introspezione capaci di penetrare nel profondo nella mente e nel cuore
dell’ascoltatore. Ne è un esempio la celebre “Torna da me”, oramai
annoverata come cavallo di battaglia dell’artista, canzone che dopo aver
scalato le classifiche dei brani indipendenti più trasmessi dalla radio
italiane, riceve numerosi premi e riconoscimenti: un brano che oltre a
valorizzare a pieno le tonalità e i chiaroscuri vocali di Bifone, sembra
svilupparsi secondo una linea armonica così naturale, che musica e parole
si accordano perfettamente. E se in “Torna da me” era il sentimento,
l’amore, il dolore per la sua perdita e per la fine di una relazione, con
IN CHE MONDO NOI VIVIAMO, Luigi, mantenendo la sua consueta impronta
stilistica, percorre una strada diversa, dove la sensibilità artistica
anziché soffermarsi sui temi dell’amore e della vita di coppia, osserva e
scruta il mondo intorno a noi, Il mondo fatto dalle persone e da quello che
le più deboli sono costrette ogni giorno a subire, per colpa della smania
di potere, di invidia, di sopraffazione che colpiscono taluni esseri umani.
Un’umanità irriconoscibile agli occhi di chi segue i sentimenti più nobili
e riesce a non oscurare la sua anima da tutto l’odio e dal risentimento
vigente: delinquenza, guerre, violenza, dolore…sono queste le tematiche
affrontate nel nuovo singolo di Luigi Bifone, che va ponendosi una domanda
che sorge spontanea e che resta senza risposta alcuna:: “ma in che mondo
noi viviamo?”