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Refilla - Era meglio prima (Radio Date: 02-02-2018)

Refilla - Era meglio prima (Radio Date: 02-02-2018)
REFILLA

“ERA MEGLIO PRIMA”

È IL SINGOLO CHE PRESENTA L’ALBUM “DUE” FUORI DAL 2 FEBBRAIO

Non è rock. Non è rap. Non è indie. Non è pop. È Refilla.


“Era meglio prima” è il primo singolo estratto dall’album in lavorazione “Due” della band “Refilla”. Il pezzo noN è rock, nonostante le chitarre. Non è rap, nonostante i versi stretti e ritmati. Non è ‘indie’ nonostante la tematica. Non è pop, nonostante le melodie del ritornello. Vuole essere semplicemente qualcosa di diverso, senza una definizione di genere o di merito. È un pezzo che non può far altro che essere semplicemente se stesso.

«Un pezzo che mette le mani avanti, sia come sonorità che come contenuti, sottolineando nel titolo tutto quello che non vuole essere. La classica frase da nostalgico, che aggrappandosi alla mancanza di alternative non può far altro che invocare “i bei tempi andati” dove tutto era più bello, più colorato. Più vivo. Ed i realtà niente di più falso. Nulla era veramente meglio prima. Il sound è decisamente poco classificabile, ruba qua e là a generi diversi, in una logica da cross over: dall’evocazione ‘industrial’ delle batterie alle chitarre elettriche maltrattate. Il tutto condito da una minuziosa ricerca nelle sonorità elettroniche che rendono ‘Era Meglio Prima’ di fatto inclassificabile». Refilla



«L'enantiosemia è una parola che significa contemporaneamente qualcosa e il suo contrario. La parola greca pharmakon ha questa proprietà, e significa sia cura che veleno. In effetti molti farmaci che abbiamo in casa potrebbero ucciderci se presi in dosi elevate, e molti veleni sono stati usati per trovare le cure di altrettante malattie. Quando cresci diventi piú saggio ma ti senti anche piú confuso. Hai l'impressione che i contorni delle cose si facciano meno netti, che il bianco e il nero si confondano in un grigio indistinto che abbraccia tanti aspetti della vita: le veritá sono meno certe e i cattivi sono meno cattivi di quello che credevi tu. In sostanza la vita stessa diventa una enantiosemia. Il lavoro che ti serve per vivere si prende il tempo della tua vita, mentre tu ti scopri ogni giorno più simile al genitore le cui scelte hai sempre rinnegato». Refilla

Questo è il concetto alla base dell'album dei Refilla ‘Due’: un disco sviluppato sui paradossi a volte tristi a volte ironici della nostra esistenza, e sulle maschere che dobbiamo indossare per recitare i nostri ruoli ambivalenti sui vari palcoscenici quotidiani. Un album di contraddizioni la prima delle quali è il packaging, curato dal designer Antonio Feroldi. Il disco, infatti, non ha la forma di un album, il supporto utilizzato non è né il cd né il vinile ma una chiavetta usb a forma di pillola, con tanto di blister e bugiardino informativo, il tutto racchiuso in un’elegante confezione in plastica trasparente concepita per essere un pezzo da collezione. In seconda battuta il suono, esattamente a metà tra elettronico e analogico. Il sintetizzatore elettronico korg ms20 crea atmosfere industriali che si contrappongono a slide guitars di stampo delta blues e batterie e percussioni elettroniche si intrecciano a piano rhodes. In terza battuta il cantato, che oscilla tra parti melodiche e virtuosismi rap.

Ecco che sia a livello semantico, che a livello sonoro, nelle grafiche e nel packaging la contraddizione si fa coerenza e diventa il fulcro della proposta artistica. Ne esce un disco non classificabile secondo la nomenclatura di genere e indubbiamente nuovo, fresco, inedito.

La pillola può essere veleno o antidoto, gabbia di ferro o via di fuga dalla realtà. Insomma, la pillola è pharmakon, nel senso etimologicamente più centrato. Non per niente il disco è infarcito di citazioni cinematografiche sui personaggi schizofrenici del pop contemporaneo che trovano proprio nella loro malattia la lucidità per cogliere le contraddizioni di una società malata (fight club, trainspotting, mr robot). Due anni di lavoro, uno per la scrittura e uno per le registrazioni, effettuate tra Bergamo e gli studi Frequenze di Monza. Due autori principali, Alessandro Zanin e Stefano Negroni, rispettivamente voce e chitarra. Due produttori artistici, Andrea Ravasio e Pietro Foresti (miglior produttore rock MEI 2016) che hanno cercato di costruire un suono intorno alle caratteristiche specifiche della band, senza cadere in omologazioni o cliché. Un album di esordio che sarebbe a tutti gli effetti il ‘secondo’ album della band, che aveva già prodotto sotto diverso nome (ma stessa formazione) un primo lavoro nel 2014 realizzando oltre 2,5 milioni di visualizzazioni su Youtube. Ragione ulteriore a supporto della scelta di ‘Due’ come titolo dell’album. Il disco esce sotto l'etichetta Neve di Andrea Ravasio, uno spin off della Discipline Records di Renato Garbo e Luca Urbani.

Radio Date: 2 febbraio 2018
Pubblicazione album: febbraio 2018
Etichetta: “Neve” di Andrea Ravasio

BIO

I Refilla sono un gruppo musicale alternative rock formatosi nel 2011 in provincia di Padova e composto da Alessandro Zanin, Matteo Padovan, Massimiliano Foss e Stefano Negroni.

Inizialmente si ispirano alla scena punk italiana degli anni novanta (Peter Punk, Moravagine, Derozer) facendo largo uso di sintetizzatori, elettronica e campionatori. Nel 2012 il gruppo si autoproduce il suo primo EP di 4 brani (Made in italy) e il primo video clip (Spring Break) che raggiunge rapidamente un numero molto elevato di visualizzazioni su Youtube e apre alla band le porte dell'etichetta veneta ‘La Grande V Record’. Con il secondo singolo la band continua a veder crescere la propria fan base grazie al connubio di testi molto diretti e video espliciti auto prodotti con lo specifico obiettivo di stimolare l'interesse della rete. La conferma avviene con il lancio del primo album ‘Dovevo fare il Dj’, il cui singolo omonimo raggiunge rapidamente la soglia della viralitá fino a superare i 2 milioni di views. Con ‘Dovevo fare il Dj' e la produzione di altri 4 video clip la band sente di aver chiuso un ciclo. Per questo dopo diverse aperture a Rumatera, Peter Punk, Piotta, date in tutto il nord Italia e un totale di quasi 3 milioni di views la band si scioglie per un giorno, e riparte con un nuovo nome, appunto Refilla, un inglesismo che prende spunto dall’atto di riempire il bicchiere in un fast food. Una metafora sarcastica all'approccio ‘usa e getta’ del marketing musicale 4.0.


Contatti e social

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