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Renanera & Vittorio De Scalzi - Vento Di Terra, Vento Di Mare (Radio Date: 24-01-2020)

Renanera & Vittorio De Scalzi - Vento Di Terra, Vento Di Mare (Radio Date: 24-01-2020)
RENANERA con VITTORIO DE SCALZI
“Vento di terra, vento di mare”

il singolo estratto dal nuovo album
un perfetto connubio tra Nord e Sud
dal 24 gennaio in radio e su YouTube


“Vento di terra, vento di mare” è il singolo estratto dall'album omonimo di RENANERA con VITTORIO DE SCALZI, presidente di Area Sanremo 2020.

Dal 24 gennaio sarà disponibile su YouTube il video ufficiale.

I RENANERA e VITTORIO DE SCALZI si sono cimentati insieme in brani in lingua genovese e in lucano, mischiando fonemi, ritmi ed espressività melodico e ritmiche: non solo un progetto musicale ma un vero incontro di culture, che metteranno in collegamento tra Nord e Sud, proponendo canzoni che hanno al centro il dramma delle migrazioni e del Mediterraneo a partire da quel Creûza de mä di Fabrizio De André e Mauro Pagani, che ha rinnovato l’epopea della “world music” internazionale.
Nella tracklist, oltre a brani inediti, anche i grandi successi dei New Trolls riarrangiati in chiave etnica (Quella carezza della sera, Faccia di Cane e la notissima Una miniera impreziosita da una importante collaborazione artistica con LINO VAIRETTI degli OSANNA), e infine il ricordo di Vittorio della collaborazione con Fabrizio De Andrè (appunto con Creûza de mä-Na strada miezzo o mare cantata in genovese e napoletano).

Molti gli strumenti del mondo inseriti negli arrangiamenti da Antonio Deodati per la tessitura sonora dei brani che rendono personale l’universo “Renanera”, oltre alle vocalità uniche di Unaderosa e di Vittorio De Scalzi spiccano la zampogna lucana di Pino Salamone, uno dei più importanti tra i costruttori e i suonatori di zampogne, l’udu drum, la dabouka egiziana, il cajon spagnolo, i tamburi melodici, le tammorrre napoletane e il bohdran irlandese di Pierpaolo Grezzi, gli interventi di Emondo Romano con lo chalumeau, il low whistle e la cornamusa scozzese, il violino di Alberto Oriolo, i cordofoni di Massimo Catalano che ha suonato anche l’ukulele, il saz baglama armeno, il mandolino napoletano, la chitarra battente e la lira calabrese, e infine la ciaramella lucana di Antonino Barresi.
Francesca Ripa (Pirames International)
21-01-2020
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