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Velodrama - I miei giorni d'anarchia (Radio Date: 24-02-2015)

Velodrama - I miei giorni d'anarchia (Radio Date: 24-02-2015)
Primo disco per la rock band romana Velodrama, in uscita con un doppio
singolo radio, “Io Personalmente Me Ne Frego", accompagnato da un videoclip (realizzato dalla Zerotarget con la regia di Andrea Tani) e "I miei giorni d' anarchia". La produzione è stata affidata ad Alex Marton tutto il lavoro è stato registrato mixato e masterizzato presso il Firstline Studio di
Follonica. Un esordio discografico, un progetto che raccoglie in pieno le
caratteristiche della band. Un alternative rock curato negli arrangiamenti,
nei suoni e nei testi fa dei Velodrama una delle realtà più interessanti
nel panorama rock italiano. Tutti i brani sono scritti e composti da
Stefano Pilloni.

Io Personalmente Me Ne Frego
E’ un grido che nasce dal profondo disagio che si avverte nei confronti di
una società, intesa come sovrastruttura, in cui l’assenza di valori e la
costante presenza di paletti coercitivi soverchia la individualità, la
libera espressione. Analizzandola alla radice, si ha la sensazione di
essere davanti ad uno specchio. Da una parte, come riflessione
introspettiva, c’è il singolo, l’uomo libero, che non si sente e non riesce
più ad essere parte integrante di questa struttura che lo opprime,
dall’altra, come riflesso, c’è un chiaro attacco verso questa stessa
struttura, in cui le principali autorità che la gestiscono e la foraggiano,
aldilà di ogni appartenenza ideologica, hanno come tratto comune la
caratteristica di “fregarsene” del bene collettivo e dei reali desideri del
singolo, avendo come unico obiettivo il tornaconto personale.

Nel video si è voluto dare più spazio all’analisi introspettiva, in cui
prevale questa sensazione di isolamento e allontanamento dalla società. La
scelta di rappresentarla tramite una versione decontestualizzata
dell’”Ultima Cena” non è casuale. Il protagonista, il “Cristo”, si isola
completamente dai suoi commensali che, si badi bene, non rappresentano i
suoi seguaci, i suoi apostoli, ma sono tutti “Giuda” pronti a tradire, a
sacrificare e a sfruttare. Il fatto che siano legati e incatenati tra loro
sottintende, da un parte, la loro compartecipazione nella distruzione
dell’attuale società e dei valori legati al passato, dall’altra evidenzia
come le azioni, le scelte, di uno influenzino, irrimediabilmente, le azioni
del prossimo. Il protagonista decide di non fare parte di questa catena di
azione-reazione, non vuole partecipare a questo gioco distruttivo,
allontanandosi e allontanando da sé ogni tentazione possibile.





I Miei Giorni di Anarchia

L’intero brano è una lettera, scritta o che avrei voluto scrivere, per un
mio carissimo amico d’infanzia, prematuramente venuto a mancare, la cui
perdita mi ha profondamente segnato. E’ una lettera sull’amore,
sull’amicizia, sulla condivisione di emozioni e sensazioni radicate nel
passato, in cui il principale messaggio è che questa amicizia rimarrà
sempre viva nel tempo. E’ una lettera che ho scritto ma che, probabilmente,
abbiamo scritto insieme io e “ lui ”, per non dimenticare mai ciò che siamo
stati e da dove veniamo.


La band:
Stefano Pilloni: Voce, chitarra ritmica
Flavio Gianello: Chitarra solista
Corrado Ciaccia: Basso
Fabio Cesarini: Batteria
Dario Riva (Latlantide)
23-02-2015
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